Silenzio. Ore di silenzio e fatica. Pensieri sospesi nell'aria impregnata di idee, rincorrono i gesti ed ora li fermano, ora li incitano. Da sola, inginocchiata accanto all'opera tremo e gioisco. Paura di regalare la profondità dei miei secondi. A tratti voglia di gettar via tutto lontano, il mio tempo, i miei pensieri, la mia vita. Tra le luci elettriche un raggio di sole ricopre tutto di questa primavera che avanza, e come acqua pulita mi lava, io a nudo, indifesa mostrando gli angoli che di solito tengo ben coperti e nascosti; un getto di luce raggiunge la polvere di quegli anfratti
vivi che non lascio mai sfiorare. Sfuggo la solitudine dei miei pensieri nei giorni di mondo, la tengo ben distante con punte avvelenate di quotidiano. Poi accade lo stesso, ed infine scopro che guardarsi allo specchio non è così difficile e pesante come avevo immaginato. Mi alzo e riprendo il cammino verso il mio destino, ora più leggera, più libera.
vivi che non lascio mai sfiorare. Sfuggo la solitudine dei miei pensieri nei giorni di mondo, la tengo ben distante con punte avvelenate di quotidiano. Poi accade lo stesso, ed infine scopro che guardarsi allo specchio non è così difficile e pesante come avevo immaginato. Mi alzo e riprendo il cammino verso il mio destino, ora più leggera, più libera.
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